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L'evasione di sopravvivenza esiste

Befera: "L'evasione di sopravvivenza esiste, con minore pressione fiscale ci sarebbero meno evasori"

Se esiste una evasione di sopravvivenza? “Penso di sì”, risponde il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, durante una intervista a Radio 24 condotta da Giovanni Minoli. Befera ritorna dunque sulle parole pronunciate qualche tempo fa dal vice ministro dell’Economia, Stefano Fassina, e ripropone la necessità di una riflessione profonda sul tema della tassazione. Poi scherza sottolineando, “comunque non so bene, non essendo evasore”.

"Evadere non è furbizia" - ''Ci sono vari tipi di evasione - spiega ancora Befera -,e noi cerchiamo di combatterli tutti con la massima intensità. In Italia bisogna pagare le imposte e se non ci fosse Equitalia non le pagherebbe nessuno. Che l'evasore sia un parassita della società è un dato di fatto''. Sull'evasione invece dice: ''vorrei un aggiornamento di quei 100 miliardi di euro'' di cui si parla sempre, ''mi pare che qualcosa l'abbiamo recuperato, è stata abbattuta la forbice tra il reddito percepito e il reddito dichiarato. Ma l'evasione fa ancora parte della cultura italiana, bisogna cambiarla. Evadere non è furbizia, bisogna insegnarlo alle nuove generazioni. Siamo un Belpaese di evasori, speriamo di cambiare''.

"Con minore pressione fiscale, minore evasione" - In realtà, continua ancora il numero uno dell’Agenzia delle Entrate ''con una minore pressione fiscale ci sarebbe anche una minore evasione. Ci sarebbe indubbiamente meno evasione per carenze di liquidità''.

Redditometro, nessuna marcia indietro - Quanto al redditometro non ci sarà comunque una marcia indietro. ''Assolutamente no'', precisa Befera rispondendo a Minoli, che gli chiede se ci sia un ripensamento, visto che lo stesso direttore ha detto che non si faranno tutti i 35.000 controlli previsti per il 2013 (e restano pochi mesi alla fine dell'anno). ''Abbiamo superato tutti i controlli con il Garante della Privacy, ora stiamo mettendo a punto le ultimissime particolarità''.

"In certi momenti ci siamo sentiti soli" - ''Ci sono stati dei momenti che ci siamo sentiti poco sostenuti, in questo momento va un po' meglio'', dice Befera parlando della lotta all'evasione portata avanti dall'amministrazione fiscale. Befera non si sottrae alle domande più personali. Dice di guadagnare quanto il primo presidente della Corte di Cassazione e quindi 304.000 euro l'anno. A Minoli che gli fa notare che Obama guadagna meno, Befera risponde: ''Non so quanto guadagna Obama''. E alla domanda se si senta ricco, risponde ''No''. Befera, che oltre ad essere direttore dell'Agenzia delle Entrate è anche il presidente di Equitalia, ammette di camminare ''scortato'' ma le eventuali paure ''devono essere gestite''. Il giornalista gli chiede anche delle case: sono due, una a Roma e una in Abruzzo; la prima comprata con il 17% di sconto come tutti gli inquilini del palazzo. Parla dell'Abruzzo, della musica ma anche di Cavour: ''Sono ammiratore di Cavour, aveva un grande senso dello Stato ed era capace di avere una strategia e seguirla anche nei momenti di difficoltà''. Infine, in vista della scadenza del suo mandato, a giugno 2014, dice di voler raggiungere ''un obiettivo, non tanto di gettito ma avere inserito nella mente degli italiani che le imposte vanno pagate, per due ragioni, per pagare beni e servizi e soprattutto per ridistribuire il reddito''.

Passi in avanti contro l'evasione internazionale - La lotta all'evasione fiscale internazionale comunque sta facendo passi in avanti. ''Ci sono fatti concreti, c'è un movimento internazionale, stiamo cercando di portare a casa i quattrini che sono all'estero, e i segnali ci arrivano'' da coloro che vogliono rimpatriare i capitali detenuti illegalmente all'estero. ''Bisogna trattare, senza sconti particolari, bisogna smussare qualche angolo'', afferma Befera che trova anche un momento per scherzare sul campione del Barcellona Lionel Messi.

Messi evasore ideale - Il calciatore Messi è ''l'evasore ideale, magari fossero tutti così'', afferma Befera, "Su 4 milioni di tasse contestate ne ha pagati 5".
 

07 ottobre 2013

Redazione Tiscali

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