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Legge stabilita approvata


Finalmente la legge stabilità 2012, presentata a Bruxelles come proposta per
rilanciare l’economia italiana, è stata approvata ed è realtà. Molte cose
preventivate non sono presenti nella versione finale della norma, come ciò
che riguardava i licenziamenti facili o la reintroduzione dell’Ici, ma comunque
sono tante le novità che toccheranno le famiglie e i lavoratori e che andranno
a modificare nei prossimi mesi gran parte delle leggi attualmente vigenti
in merito di tassazione e occupazione.

Per avere una visione d’insieme andiamo ad analizzare maggiormente nel dettaglio
i punti salienti di questa nuova legge:
• Pensioni: come preventivato è stato innalzato il limite dell’età pensionabile
che arriverà a 70 anni entro il 2050;
• Lavoro giovanile e femminile: azzeramento contributi da pagare per il datore
di lavoro che assumerà fino a 9 lavoratori con contratto di apprendistato; particolari
misure per il lavoro femminile che sarà ulteriormente potenziato nelle zone in
cui è meno valorizzato rispetto al livello di occupazione maschile;
• Mobilità: sarà corrisposta una indennità pari al 80% dello stipendio, meglio
di niente, per i lavoratori posti in mobilità;
• Tagli ai ministeri: entro il 2014 ci saranno circa 18 miliardi di euro di
tagli per le spese ministeriali, finalmente, e per le spese di vitto e alloggio
per il personale delle forze armate;
• Tagli al numero di dirigenti scolastici;
• Sostegni di più di 1 miliardo di euro per missioni di pace e per il settore
autotrasporti;
• Mini-naja: periodi di prova per i civili nel settore delle forze armate o di
corpi simili per permettere ai cittadini di contribuire alla protezione del paese,
ovviamente con compiti molto limitati;
• Dismissione immobili pubblici e terreni agricoli: per rimpinguare le casse
statali hanno deciso di svendere gli immobili e le terre; nel caso dei terreni
la procedura sarà affidata all’Agenzia del demanio;
• Benzina: continueranno ad essere avvantaggiati fiscalmente i gestori dei
distributori di benzina mediante aumenti sui prezzi della benzina per i
cittadini;
• Tariffe professionisti: non ci saranno più le tariffe minime dei
professionisti
e ognuno di loro deciderà quanto e come farsi pagare;
• Debiti degli enti locali: gli enti locali dovranno rilasciare certificazione che dia sicurezza ai crediti da loro vantati in modo che la patata bollente possa essere rigirata alle banche;
• Privatizzazione servizi pubblici locali: se non saranno gli enti locali a provvedere penserà il governo a privatizzare tutti quei servizi portati avanti male e con grande dispendio di denaro pubblico;
• Processi più cari: saranno aumentati i contributi per le spese processuali anche fino alla metà, visto che i processi in Italia sono già eccessivamente veloci e poco dispendiosi;

Insomma tante sono le novità, qui ne abbiamo elencate le principali, che andranno a modificare la vita delle famiglie italiane, si spera in meglio anche se sarà dura. Ci dovrebbe finalmente essere una ripresa occupazionale viste le misure a favore dei giovani, ci dovrebbe essere una maggiore competitività tra i professionisti non più vincolati a tariffe base dettate dagli ordini e, soprattutto, ci dovrebbe essere un leggero passo indietro del governo tutto, che finalmente ha deciso di rimettersi in gioco sia con i tagli alle spese ministeriali sia con le dismissioni immobiliari. Ci dovrebbero essere, il condizionale va sottolineato.








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